Rapito, ammaliato, estasiato
la prima volta e sempre,
allorché ‘l pensiero mio
a loro immagine versa.
Splendenti, a risembrar stelle.
Profondi, al par del cosmo.
Verdi, sì come astro
intro ‘l morato crepuscolo.
Intensi lucenti smeraldi
ove specchiarmi bramo,
inerme dimenticando
senno, luogo e tempo.
Ritratti d’un estivo prato
onde, disteso, anelo
in essi ammirare perso
l’arancio del tramonto.
Giordano (28.04.2020)