Furtivo nell’aere volteggia,
timido i volti osserva
Come piuma, leggiadro si posa
laddove necessità scorga.
Con attenta e aggraziata carezza
I serrati occhi lui sfiora,
dispiegando in essi la trama,
infondendo serena dolcezza
Allor che ‘l gesto è compiuto
lui veglia lì accanto con cura
svanisce pian piano, leggero
quand’ormai giunta è l’aurora
Giordano (20.01.2021)
Nivea coltre aleggiando posa
Rapito, ammaliato, estasiato
Ti troverò lì a guardare il cielo, con la mano tesa ad indicare una stella.
Fa che sia un incubo senza fine, un tormento senza freno.
Un passo. Uno sguardo. Il rumore dei tacchi in un androne vuoto…
Non ti innamori facilmente, ti piace e ti diverte vedere quante lusinghe ricevi. A volte vieni disprezzata, ma poi sai subito farti amare di nuovo. Tenti, seduci, inganni…
Un passo, un sospiro, le domande.
La vedi nel cielo brillare di bianco, muta forma molte volte, ma costantemente ammalia. È la compagna di molti erranti, illumina le loro strade impervie; amica anche di molti amanti, estasiati dalla sua pallida e flebile luce. Dolce signora della notte.